L'Austria rivela una campagna di disinformazione russa

Una cittadina bulgara è stata accusata di spionaggio in Austria per aver preso parte a una campagna di disinformazione sponsorizzata dal Cremlino. La donna ha confessato.

L'Austria rivela una campagna di disinformazione russa

La Direktion Staatsschutz & Nachrichtendienst (Direzione Stato e Sicurezza - DNS) austriaca ha scoperto una vasta campagna di disinformazione russa contro l'Ucraina, condotta da una cellula operativa in Austria e guidata da una cittadina bulgara ora accusata di spionaggio.

Le indagini, avviate dopo una perquisizione avvenuta nel dicembre 2024, hanno dimostrato che la donna collaborava con i servizi segreti russi, ricevendo e distribuendo materiale propagandistico.

La campagna era attiva fin dal febbraio 2022 (inizio dell'invasione russa in Ucraina) con l'ovvio scopo di manipolare l'opinione pubblica austriaca nei confronti dell'Ucraina e del presidente Zelensky. In particolare parte dell'attività era incentrata nel produrre falsi post da parte di attivisti filo-ucraini. Sono stati utilizzati simboli estremisti e nazionalisti per provocare sdegno nei confronti di tali finti attivisti.

L'attività non è stata svolta unicamente online, infatti le azioni comprendevano la diffusione di adesivi e alcuni graffiti.

La sospettata ha ammesso il proprio coinvolgimento.

DSN deckt russische Desinformationskampagne gegen Ukraine auf
Im Zusammenhang mit Spionagevorwürfen gegen eine bulgarische Staatsangehörige identifizierten Ermittlerinnen und Ermittler der Direktion Staatsschutz und Nachrichtendienst (DSN) eine umfangreiche russische Desinformationskampagne in Österreich.